Tipologie e caratteristiche

Installare sistemi di antifurto nella propria abitazione significa aumentarne il livello di sicurezza e
preservarla dall’intrusione di malintenzionati.
Per avere un buon livello di sicurezza è bene adottare diverse tipologie di antifurto che potremo
dividere in due macro categorie:

  1. Sicurezza passiva: fanno parte di questa categoria tutta quella serie di accorgimenti che
    hanno lo scopo di rendere difficoltoso l’accesso alla nostra casa ai malintenzionati; Nel
    dettaglio, fanno parte di questa categoria le ringhiere, le inferriate, le porte blindate ecc.
    La criticità di questi elementi sta nel fatto che se i malintenzionati hanno la possibilità di
    lavorare indisturbati, sarà solo una questione di tempo per poter eludere questi sistemi di
    protezione. La sicurezza passiva è quindi utile a scoraggiare i ladri alle prime armi o poco
    attrezzati in quanto i professionisti del furto sono ben attrezzati e per questi ultimi sarà solo
    questione di tempo riuscire ad accedere comunque alla propria abitazione.
  2. Sicurezza attiva: della sicurezza attiva fanno parte tutta quella serie di accorgimenti che
    rilevano la presenza di un intruso, ed in quei casi fanno scattare una serie di meccanismi
    come ad esempio: far suonare una sirena, avvisare i proprietari e/o le forze dell’ordine ecc.
    Nello specifico fanno parte di questa categoria gli antifurti, gli allarmi, i nebbiogeni ecc.
    Mentre la sicurezza passiva ha lo scopo di ostacolare fisicamente l’intrusione dei ladri in
    casa, la sicurezza attiva ha lo scopo di metterli in fuga.

Un impianto antifurto si compone generalmente di quattro elementi:

  • dispositivi di comando ovvero chiavi, telecomando e tastiera, che servono ad attivare o disattivare
    il sistema
  • centralina, che elabora le rilevazioni registrate trasformandole in dati e, se necessario, attiva
    l’allarme
  • sensori che inviano alla centralina tutto ciò che rilevano
  • dispositivi sonori, ovvero la sirena d’allarme
    Esistono varie tipologie di sistemi di antifurto, una prima distinzione riguarda gli impianti con fili
    (via cavo) e quelli senza fili (wireless)
    .

I sistemi antifurto con fili o via cavo sono composti da una rete di cavi elettrici che collegano le
varie componenti del sistema disposte nell’abitazione. Questa tipologia è molto sicura in quanto i
fili sono incassati nel muro e il tentativo di tagliarli farebbe scattare l’allarme.
Un impianto di allarme senza fili, wireless o via radio, è analogo a quello via cavo, ma non richiede
cavi, poiché le varie componenti comunicano mediante onde elettromagnetiche, via etere.
L’energia ai vari dispositivi è fornita da batterie a lunga durata.
Esistono poi sistemi di antifurto misti via cavo e via radio.

Per completare un buon impianto di antifurto è bene munire la propria abitazione di un corretto impianto
di videosorveglianza.
Affinché un impianto di videosorveglianza sia efficiente questo deve essere in grado
di riconoscere volti, persone e targhe. Per questo motivo è sempre bene affidarsi a dei professionisti del
settore
in modo da non incorrere in spiacevoli inconvenienti.
Infine, è inutile dire che un impianto di videosorveglianza e/ di sicurezza attiva deve essere minuto di una
fonte di energia alternativa e/o di batterie tampone in modo che questo resti in funzione anche nel caso
dell’interruzione dell’energia elettrica.